La mascolinità tossica che ha ucciso Giulia Cecchettin

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di Barbara Gubellini

Un bravo ragazzo”, lo ha definito il padre.

Le preparava i biscotti”, ha detto l’avvocato.

Sono alcune delle parole che in questi giorni sono state a proposito del fidanzato di #GiuliaCecchettin, l’ennesima italiana vittima di un femminicidio.

Per fortuna, leggo da ogni parte che questa retorica dell’uomo da cui non ci si poteva aspettare che commettesse un omicidio non convince più.

E’ ora che si cominci a parlare seriamente di altro e non solo nelle rubriche sulla parità di genere come questa.

Mi riferisco a un tema che qui abbiamo già trattato, ossia la cosiddetta “mascolinità tossica”  che, attenzione, non è una definizione da posta del cuore, ma il nome di una vera e propria malattia sociale che colpisce gli uomini.

Seppure le leggi che privano le donne della loro libertà sono state cancellate, infatti, resta ancora in molti di noi la cultura millenaria che le ha rese possibili, quelle leggi.

La donna deve restare un passo indietro” non si può più dire (anche se qualcuno goffamente ci prova), ma è lì, un passo indietro, che molti uomini continuano a desiderarla e a concepirla.

Non solo: l’uomo cresce anche con l’idea di dover primeggiare, in quanto maschio, sempre, in ogni circostanza.

Se ci pensiamo, la maggior parte dei giochi “da maschi” sono incentrati sul gareggiare e vincere. Ma poiché, invece, le donne ora studiano, si autodeterminano e spesso stanno qualche passo avanti agli uomini, anziché uno indietro, ecco  che questi ammalano, perché non sono capaci di vivere i un mondo che si aspettavano diverso.

Filippo non poteva sopportare l’idea che Giulia si laureasse prima di lui, che lo lasciasse, cha andasse avanti.

Come lui, tanti altri uomini sono così, malati di “mascolinità tossica”, anche se non arriveranno mai a uccidere.

Ecco, è quella malattia che va debellata, una volta per tutte, la “mascolinità tossica”.

Ma è necessario un vaccino contro il virus più longevo di tutti: il patriarcato.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Novembre 2023, 16:59
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